Un cimitero fra le attrazioni culturali? Ebbene si. Il Monumentale è soprannominato da molti “museo a cielo aperto” perché conserva al suo interno delle vere e proprie opere d’arte. Quando Napoleon arrivò a Milano nel 1796, rendendola capitale della Repubblica Cisalpina, decise che tutti i milanesi sarebbero dovuti essere sepolti all’interno di un cimitero e non al di là delle mura come era sempre avvenuto fino a quel momento. La città di Milano bandì quindi un concorso per la realizzazione di un cimitero che inglobasse quelli periferici. Il bando fu vinto dall’architetto Carlo Maciachini: il suo progetto fu scelto per il basso costo di realizzazione e per lo stile eclettico tanto in voga all’epoca.
La venerazione delle opere d’arte conservate al suo interno inizia dal Famedio, la struttura centrale nata come chiesa ma subito trasformata in Pantheon per custodire le spoglie o i nomi dei grandi di Milano. Il centro del Famedio è occupato dal sepolcro di Manzoni e fra i tanti nomi spiccano quelli di Salvatore Quasimodo, Giorgio Gaber e Alda Merini. Un nome che non appare è quello di Giuseppe Verdi che riuscì a eludere il veto di Napoleone e fu seppellito nella casa riposo da lui progettata. Una volta sbirciati tutti i nomi, dirigetevi verso l’esterno e cominciate a passeggiare per la città funeraria: rimarrete impressionati dalla grandezza e dalla raffinatezza di alcune tombe… alcune sono addirittura dotate di cripte utilizzate durante la seconda guerra mondiale come bunker! Degna di nota è sicuramente la tomba di Campari che raffigura una tavola imbandita con gli ospiti pronti a cenare, riprendendo il soggetto de L’Ultima Cena di Leonardo.
Noi vi consigliamo di vagare per il cimitero senza una meta precisa, possibilmente quando il sole sta tramontando: non abbiate paura di zombie o fantasmi, il custode del Monumentale li tiene a bada da anni!
Maggiori informazioni:
Piazzale Cimitero Monumentale, Milano, MI, Italia
02 88441274