Uno dei modi migliori per arrivare in Piazza Duomo è il seguente: salire le scale della metropolitana gialla, quella con l’indicazione “Duomo”, e vedere, scalino dopo scalino, la cattedrale palesarsi davanti a voi in tutta la sua grandezza. Finita la rampa di scale, dovrete fare lo slalom fra piccioni pronti a beccarvi selvaggiamente e venditori ambulanti con le braccia tese a vendervi braccialetti della fortuna e accendini. Superate questo ostacolo iniziale e cercate di ritagliarvi un quadratino di spazio per riuscire a godere di questo spettacolo con calma.
Di informazioni sul Duomo ne trovate a bizzeffe sia su guide cartacee che virtuali. Noi, quindi, ci limitiamo a dirvi che la cattedrale milanese ha cinque secoli di storia alle spalle: fondata ufficialmente nel 1386 con l’accordo tra Gian Galeazzo Visconti e il vescovo Antonio da Saluzzo (con la conseguente nascita della veneranda fabbrica del duomo) è stata terminata solo nel 1805 con Napoleone. Per darvi un’idea della sua imponenza, vi forniamo qualche dettaglio numerico: il Duomo è lungo 158 metri, largo 66 e ha una capienza di 40.000 persone; la sua guglia più alta, quella con la madonnina, il simbolo per eccellenza di Milano, è alta 108 metri; ci sono 164 vetrate, 3400 sculture, 135 guglie e 52 pilastri alti 24 metri con un diametro di 3,5 metri. Il tutto è realizzato nelpreziosissimo marmo di candoglia, famoso per le sue venature rosa e verdi.
Negli anni, il Duomo è stato ristrutturato un’infinità di volte, con conseguenti lamentele dei milanesi che si erano stancati di vedere le sue facciate coperte dalle impalcature e dai cartelloni pubblicitari. Salire sulle terrazze è un obbligo morale, ma fate attenzione, sono a pagamento e ci sono un po’ di scalini da fare anche prendendo l’ascensore.
Davanti al Duomo potete vedere la statua di Vittorio Emanuele II a cavallo, fabbricata nella Fonderia Napoleonica, che commemora la battaglia del ’59 di San Martino che decretò la vittoria dei milanesi sugli austriaci. Il palazzo rosa che vedete è invece il Palazzo Carminati, reso celebre dagli spot pubblicitari del Cynar. I più attempati ricordano con nostalgia i tempi in cui la piazza era ghermita di insegne luminose: un’operosa dattilografa della Kores che batteva instancabilmente sulla sua macchina da scrivere, la scritta “bevete coca cola”, un omino della Brill che lucidava le scarpe… adesso queste luminose sono scomparse, ma la Piazza rimane comunque estremamente suggestiva.
Maggiori informazioni:
Duomo, Milano, MI, Italia