Un breve excursus sulla storia dei Navigli

La storia dei navigli è lunga e complessa e parte dalla costruzione dei canali per la deviazione dell’acqua del Seveso, dell’Olona e del Lambro voluta dai romani. I canali hanno avuto nel corso dei secoli diverse funzioni cruciali: innanzitutto d’irrigazione, evoluta grazie anche alle pratiche dei cistercensi con la tecnica delle mercite; poi difensiva e infine per alimentare i mulini e trasportare merci e persone.

Il naviglio Grande nasce dal Ticino nei pressi di Ponte Oleggio. Iniziato nel 1177, il canale raggiunse Milano nel 1257 e fu reso navigabile una decina di anni dopo. La costruzione del Duomo fu il motivo trainante a cui si deve l’implementazione delle conche ideate dagli architetti Filippo degli Organi da Modena e Fioravante da Bologna e utilizzate per limitare la variazione del livello dell’acqua. Nella prima metà del XV secolo fu istituita la Conca della Fabbrica al fine di facilitare il trasporto del marmo di Candoglia dall’omonimo paese fino al laghetto di Sant’Eustorgio, dove terminava il naviglio grande. Il laghetto era però troppo lontano dal centro della città e fu quindi costruito un nuovo approdo, che prese il nome di Laghetto di Santo Stefano, accanto all’ospedale Ca’ Granda.
Nonostante non fu Leonardo a idearle, si deve al suo genio il perfezionamento della tecnica, in particolare in merito al meccanismo di apertura e chiusura delle acque.

Nel 1443, Filippo Maria Visconti approvò il progetto di un canale che fosse in grado di irrigare le campagne nei pressi di Cernusco. I lavori furono affidati a Bertola da Novate e, fra il 1464 e il 1496, fu costruito il Canale della Martesana. Il problema di dislivello fra l’acqua dei due navigli fu risolto con la costruzione, nel 1459, del Ponte delle Gabelle.

Il terzo ed ultimo naviglio è quello Pavese, iniziato durante la dominazione spagnola e finito con Napoleone.

Al di là di questo excursus storico, vi segnaliamo un paio di punti di interesse che si trovano sui navigli:

  • il Ponte di Pietra: inizialmente conosciuto come il ponte della Madonnina per la presenza di un ritratto sacro all’altezza di via Corsico, fu costruito carreggiabile in legno nel 1531, riedificato in ghisa sotto il governo austriaco e infine nel ‘900 in cemento granagliato.
  • le Corti dei Navigli: ancora oggi vale la pena di percorrere a piedi entrambe le sponde dei navigli per ammirare le corti all’interno delle abitazioni
  • la chiesa di San Cristoforo: una chiesa suggestiva a bordo del Naviglio Grande che presenta una facciata molto particolare e che racchiude un oratorio romanico del 1192 e una cappella voluta da Gian Galeazzo Visconti nel 1402.

E, infine, dopo questo tour storico-culturale, concedetevi un gelato alla  Gelateria della musica in Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 4.

Maggiori informazioni:

Naviglio Grande, Milano, MI, Italia

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