Il Verziere era l’antica destinazione del mercato ortofrutticolo che, dalla seconda metà del ‘500 e per tutto il ‘600, si estendeva attorno a Largo Augusto e alla chiesa di Santo Stefano. E’ facile riconoscere quest’area grazie alla colonna che si trova nel mezzo: eretta nel 1580 dall’architetto G.B. Lonato come offerta votiva per l’estinguersi della peste, è stata sostituita oggi da una copia bronzea.
Lo scenario che dovete immaginarvi è il seguente: bancarelle malmesse ricolme di frutta e verdura, voci fragorose di mercanti che, con le mani impegnate a reggere un paio di sogliole, svendono i loro prodotti e donne con gambe e seni in vista che si aggirano ammiccando a mercanti e clienti. Ecco, sono proprio queste le streghe del titolo. Le leggende narrano che fossero capaci di leggere il futuro, guarire gli ammalati ed evitare nascite poco desiderate; che la notte si mettessero a cavalcioni su una scopa e incontrassero Satana in persona con cui ballavano e cantavano. Non c’è da stupirsi quindi che la colonna eretta nel 1580 abbia in cima una statua del Cristo Redentore, messa apposta per allontanare gli spiriti delle streghe pagane che infestavano la zona.
Oltre al Verziere, le streghe di Milano sembra fossero solite radunarsi anche alla Ca’ Dei Tencitt, al numero 2 di Via Laghetto. In dialetto milanese Tencitt significa sporco: qua, infatti, vi abitavano i facchini addetti al carico e scarico delle merci destinate alla fabbrica del Duomo, fra le quali c’era il carbone che tingeva le loro mani e i loro vestiti di nero. Le donne di questi Tencitt erano considerate delle streghe, etichettate dalla Chiesa come prostitute ma spesso avvicinate dalle nobildonne che si confidavano con loro come mai avrebbero potuto fare con il padre confessore o qualsiasi altra guida spirituale.
Maggiori informazioni:
Via Verziere, Milano, MI, Italia