Per par condicio, avendo recensito la Statale, ci sembrava doveroso spendere due parole anche sull’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Costruita nel 1921, aveva inizialmente sede in via Sant’Agnese e, dieci anni dopo, si è trasferita nel monastero cistercense di Sant’Ambrogio, dove si trova tutt’ora.
Dopo aver visitato la Basilica di Sant’Ambrogio potete scegliere se imboccare via Lanzone e poi svoltare a sinistra nel Passaggio Gnomo oppure fiancheggiare il lato destro della basilica, sorpassare il monumento ai caduti e proseguire fino all’entrata in Largo Gemelli. Questa seconda opzione è sicuramente più scenografica, ma qualsiasi scelta voi prendiate, una volta arrivati davanti al portone, non fatemi intimorire dalla statua all’ingresso che sembra esigere la confessione dei vostri più ignobili peccati, dai giovani adepti che cercheranno di vendervi l’ultimo numero del giornale di stampo cattolico o dai mastini in divisa che vi scruteranno per capire se siete realmente studenti: non vi preoccupate, nessuno vi chiederà di mostrare il badge universitario e potrete tranquillamente scorrazzare per i chiostri senza essere disturbati.
Il motivo principale per entrare in Cattolica sono, infatti, i chiostri bramanteschi, di una bellezza inaudita, dove si raggruppano gli studenti fra una lezione e l’altra per chiacchierare sulle panchine, sotto i portici o appoggiati agli alberi. Se portate la gonnella, o in alternativa se siete molto abili nell’arte del travestimento, fatevi indirizzare da uno studente la strada per arrivare al giardino delle vergini, un parchetto pacifico e riparato dal trambusto. In teoria, potrebbero accedervi solo le ragazze più pure, ma dubitiamo fortemente che questo dogma sia tutt’ora rispettato. Attenzione a non fare troppo baccano visto che le finestre del rettorato danno proprio sul giardino!
Maggiori informazioni:
Largo A. Gemelli, 1, 20123 Milano