Accanto al Duomo c’è uno spiazzo dove nel weekend è letteralmente impossibile camminare, dove si creano file lunghissime sotto i cartelloni che pubblicizzano le mostre e dove le voci delle guide si mescolano fra di loro e non si distingue più l’italiano dal russo o dall’arabo. Stiamo parlando dello spiazzo davanti a Palazzo Reale, che oggi non ospita più duchi e contesse, ma piuttosto mostre temporanee ed esposizioni.
Milano ebbe tre broletti. Originariamente, con broletto si intendeva l’area recintata dove si svolgevano le assemblee cittadine e l’amministrazione della giustizia, poi il palazzo del Comune. Palazzo Reale fu il primo di questi tre broletti…continuate a sfogliare le schede culturali di questo quartiere per scoprire gli altri due.
Il Palazzo si contese con Il Castello nel corso degli anni il ruolo di ospitare fra le sue mura coloro che troneggiavano a Milano e diventò stabilmente la reggia dei regnanti con Maria Teresa. Fu il primo palazzo dotato del teatro di Corte, che però venne distrutto durante un incendio, e fu soggetto a un’infinità di rifacimenti, trasformazioni e abbellimenti secondo il gusto delle varie epoche.
In particolare l’ultimo rifacimento si deve proprio a Maria Teresa d’Austria e al suo architetto preferito, Giuseppe Piermarini, che propose lo stile neoclassico.
Alla destra di Palazzo Reale (si noti il taglio della manica del palazzo realizzato per dare spazio alla realizzazione dell’Arengario, realizzato negli anni 30 del 900) c’è uno dei musei più recenti e più d’impatto di Milano, il Museo del 900. Gli organizzatori del museo hanno dichiarato che questo è nato con lo scopo di: “diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento per generare pluralità di visioni e capacità critica”.
Il museo ospita più di quattrocento opere e si apre con quella che lascia letteralmente ogni spettatore a bocca aperta: ” il Quarto Stato” di Pelliza da Volpedo, del 1901. E’ praticamente impossibile distogliere lo sguardo da quest’opera di dimensioni immense, dalla quale sembrano fuoriuscire i personaggi ritratti.
Da ricordare sono anche le opere di Boccioni, De Chirico, Fontana e Modigliani… un vero tripudio di arte moderna! Il secondo piano, poi, è perfetto per tutti coloro che dopo un paio di quadri cominciano a sbuffare annoiati (anche se, vi assicuriamo, che in questo museo è davvero difficile annoiarsi): è in questo piano, infatti, che sono conservate le installazioni più divertenti, con le quali è possibile interagire.
Un esempio? Una stanzetta-labirinto con luci psichedeliche.
Maggiori informazioni:
Via Marconi, 1, Milano
Lun: 14.30-19.30 Mar, mer, ven, dom: 09.30-19.30 Gio e sab: 09.30-22.30
02 88444061
www.museodelnovecento.org