I migliori ristoranti, bar e pasticcerie dove mangiare a Milano: scoprite con noi dove si trovano, la loro storia e cosa ordinare.
Milano è sinonimo di fretta e fretta è spesso sinonimo di panini divorati evitando le gomitate dei passanti e di agglomerati di spaghetti riscaldati sommariamente al microonde. Questa tendenza, oltre a provocare singhiozzi da trangugio frettoloso, rischia di far uscire dai gangheri anche la più calma delle persone: godersi un buon pasto e farsi coccolare dai camerieri è un sacrosanto diritto di ognuno di noi.
Vediamo assieme quali sono i posti migliori dove esercitare tale diritto, dalla colazione alla cena.
Colazione in una cornice storica: la pasticceria Taveggia
Vi siete alzati da qualche minuto e nel vostro frigo l’ultimo vasetto yogurt magro ha preso a braccetto l’ultima mela marcia per abbandonarvi a voi stessi? Iniziare la giornata con un pasto che allieti animo e palato è fondamentale: lasciate yogurt e mela alle loro confabulazioni complottistiche e avviatevi verso Via Uberto Visconti di Mondrone dove, al numero 2, troverete una pasticceria storica milanese.
E’ dal 1909 che Taveggia serve brioche e cappuccini. Le sue stanze, così come quelle della Pasticceria Cova, erano frequentate dall’alta borghesia che, cravatte allentate e cappelli appoggiati, sorseggiava caffè smangiucchiando pasticcini ricolmi di cioccolato.
Negli anni del dopoguerra è diventata un punto di riferimento per gli intellettuali della città, che vi avevano trovato un luogo confortevole dove discutere di progetti, nuove collane editoriali e sfide di rilancia culturale del paese.
Dall’inizio del 1900 ad oggi poche cose sono cambiate: ad accogliervi c’è ancora il lungo bancone di legno, il grande lampadario di cristallo e i tendaggi verdi in tinta con le tovaglie. E c’è ancora la parata di dolci che impedisce a chiunque la veda di distoglierne lo sguardo: panettoni, pasticcini e brioche sembrano gridare “mangiami” da dietro il vetro.
Noi vi consigliamo di non ascoltarli, sedervi a un tavolino e ordinare un cappuccino e un budino di riso: godetevi questa prelibatezza culinaria in uno scenario d’altri tempi.
Un pranzo fusion: Temakinho, sapori brasiliani e giapponesi
Da un po’ ormai la parola “fusion” ha cominciato a rimbalzare davanti ai nostri occhi: per chi ne fosse all’oscuro, il termine indica una cucina in cui vengono fuse due o più tradizioni culinarie. I proprietari dei ristoranti ogni tanto calcano troppo la mano e propongono accostamenti fin troppo azzardati: si finisce, così, per ritrovarsi davanti agli occhi un piatto di pasta condito con salse sudamericane e arricchito da frutta esotica.
Il Temakinho di Corso Garibaldi 59 si inserisce nel panorama della cucina fusion ma si distanzia da quello dell’Estravaganza a Ogni Costo: i suoi cuochi, infatti, mescolano abilmente e senza strafare ingredienti brasiliani con quelli giapponesi, creando pietanze uniche e incredibilmente saporite e armoniche.
C’è una ragione storica dietro l’apertura di questo locale. Dopo la prima guerra mondiale, molte famiglie brasiliane si trasferirono in Giappone seguendo le politiche di incentivazione dell’immigrazione del governo giapponese e abbandonando l’idea di raggiungere gli Stati Uniti dopo la chiusura dei confini nord-americani. Questa ondata di immigrazione ha fatto sì che oggi il Brasile conti la più grande comunità Giapponese del mondo, con più di un milione e cinquecento mila abitanti. Assieme alle valigie, i giapponesi hanno portato con loro la tradizione di cibi freschi e leggeri che sono riusciti a legarsi perfettamente con i sapori brasiliani, decisi ed esotici. Vi consigliamo di ordinare un temaki a base di banana e salmone e uno qualsiasi dei loro uramaki. L’acqua è gratuita, un miracolo in posti così vicini al centro città. Se ne avete voglia, investite qualche euro in una capirinha alla maracuja… non ve ne pentirete!
Merenda nella migliore gelateria di Milano: la Gelateria della Musica
“Il nostro obiettivo è emozionarvi, così come ci riesce la musica.” Questo è il motto di una delle migliori gelaterie che troverete a Milano, che stupisce i suoi ghiotti clienti per la proposta dei gusti, sempre originali e stuzzicanti. Uno fra tanti è l’intramontabile pistacchio, il loro punto di forza: ce ne sono di diversi tipi, da quello di Bronte, salato e tostato, a quello crudo piccante con ricotta cotta al forno e zuccherata. Vi consigliamo di provarlo e di abbinarci altri due gusti. Fate attenzione a scegliere bene: i gelatai, qua, sono dei veri e propri artisti e storceranno il naso se parole come “una coppetta piccola con menta e cioccolato e nocciola, per favore” usciranno dalla vostra bocca.
Seguite i nostri consigli, quindi. Se volete rimanere sul classico optate per una coppetta o un cono con pistacchio di Bronte, Yogurt coi cereali e Cioccolato al sale rosa dell’Himalaya. Altrimenti, se vi sentite coraggiosi e volete esagerare un po’, provate l’abbinamento Crema chantilly al vin cotto e Pane e nutella… in ogni caso, siamo sicuri non ne resterete delusi!
Una cena in trattoria: tradizione e tranquillità in Porta Romana.
Questo itinerario vi ha fatto percorrere Milano in lungo e in largo alla ricerca di posti dove silenziare i lamenti del vostro stomaco.
Per la cena, abbiamo deciso di indirizzarvi verso il sud di Milano, non lontano da Porta Romana. In via Muratori 50, infatti, troverete una trattoria immersa in un’atmosfera accogliente e rilassata: una trattoria conviviale, per usare le parole dei proprietari.
Le foto alle pareti in bianco e nero faranno da cornice alla vostra serata e la gentilezza dei proprietari vi metterà a vostro agio e vi farà sentire come nella cucina di casa vostra.
Noi vi consigliamo di provare gli schiaffoni in salsa di noci o le fettuccine con pesto di rucola nocciole e pecorino romano…i prezzi sono fra i più onesti che troverete in città e le porzioni non vi deluderanno!
I migliori ristoranti, bar e pasticcerie dove mangiare a Milano: scoprite con noi dove si trovano, la loro storia e cosa ordinare.