Come vi abbiamo già accennato, l’Isola era un tempo abitata da famiglie operaie, e fra gli operai, a quell’epoca, non mancavano mai i partigiani che lottavano uniti contro i fascisti. A perpetuarne la memoria, il 25 aprile del 1972, venne posto in via Sassetti un monumento ai caduti del quartiere che, una quarantina d’anni dopo, fu spostato nel più centrale piazzale Segrino.
Il monumento, realizzato da Carlo Ramous, rappresenta delle bandiere al vento e riporta i nomi dei partigiani caduti durante la seconda guerra mondiale. Fermatevi per un attimo a leggerne i nomi. Fra i tanti, spiccano quelli dei fratelli Meneghini: Bruno e Gino, due giovani studenti che complottarono e combatteremo fianco a fianco contro le camicie nere, e che un giorno vennero scovati e fucilati assieme. La leggenda racconta che si girarono a guardare i loro giustizieri negli occhi, impavidi anche un momento prima di morire.
Il monumento non ha niente di così particolare e i più ci passano accanto senza nemmeno notarlo. Secondo noi, però, è da menzionare per ricordare le gesta di questi eroi di altri tempi: fermatevi un attimo qui davanti, allora, pensate alle loro vite e chiedetevi, onestamente, se esiste qualcuno al giorno d’oggi capace del coraggio dei fratelli Meneghini.
Maggiori informazioni:
Piazzale Segrino, Milano, MI, Italia